Brasile, no alle carte di credito per ricaricare i conti di gioco

Brasile, no alle carte di credito per ricaricare i conti di gioco

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Brasile, arrivano regole ferree sul pagamento delle vincite e sulla ricarica dei conti di gioco. Questi movimenti potranno essere fatti solo con strumenti elettronici, a eccezione però delle carte di credito. È quanto prevede un’ordinanza varata dalla Secretaria de Prêmios e Apostas, il neonato ente regolatore carioca costituito all’interno del Ministero dell’Economia.

La legge sul gioco

Dopo un lunghissimo iter legislativo – è durato circa cinque anni – e un braccio di ferro finale tra i due rami del Parlamento, il Brasile ha approvato a gennaio la legge sul gioco online. Sono state legalizzate sia le scommesse sia i casino games. Le licenze hanno un costo di 30 milioni di real (5,5 milioni di euro circa) e una durata di 5 anni. Le compagnie che intendono richiederla devono aver depositato almeno il 20% del capitale sociale in Brasile.

La tassazione è del 12% sui ricavi, ma è prevista anche una tassa sulle vincite, che quindi dovranno versare i giocatori. L’aliquota in questo caso è del 15%, ma c’è una franchigia di 2.112 real (circa 400 euro).

No a carte di credito e criptovalute

L’ordinanza sui pagamenti è il primo di una serie di provvedimenti che l’ente regolatore dovrebbe emettere nel corso dell’anno. Si attendono in particolare testi sulla prevenzione del crimine, sulla protezione dei sistemi informatici e sul gioco sicuro. Secondo l’agenda della Secreteria, dovrebbero arrivare entro la fine di luglio.

In sostanza vengono autorizzati solo gli accrediti, o i prelievi, effettuati con il Pix o il Ted (in buona sostanza due forme di bonifico autorizzate dalla Banca Centrale), le carte di debito e le carte prepagate. Esplicitamente vietato l’utilizzo delle carte di credito, del denaro contante, assegni e beni virtuali a iniziare dalle criptovalute. L’ordinanza prevede inoltre che tutti i provider che effettuano servizi di pagamento devono essere autorizzati dalla Banca Centrale, e sono tenuti a non effettuare transazioni in favore di operatori senza licenza.

Il testo vieta inoltre una serie di strumenti che i siti di gioco utilizzano per attirare i giocatori, a iniziare dai bonus e dalle scommesse gratuite. Per quanto riguarda le vincite, poi, obbliga i provider a effettuare il pagamento entro 120 minuti dal termine dell’evento.

Garantita la solidità finanziaria degli operatori

Previsti poi tutta una serie di requisiti per garantire la solidità economica degli operatori. In particolare dovranno accantonare – sotto forma di titoli di stato – una riserva di 5 milioni di real (900mila euro) su un conto corrente apposito e distinto da quelli utilizzati per le attività di gioco. E dovranno adottare delle misure apposite per scongiurare un’esposizione finanziaria eccessiva. In particolare, dovranno “stabilire metodologie per misurare, monitorare e mitigare l’esposizione al rischio di liquidità e disporre di un piano di emergenza per utilizzare ulteriori fonti di risorse”.

Gioel Rigido