UK, per il Libro Bianco meglio aspettare il prossimo Governo

UK, per il Libro Bianco meglio aspettare il prossimo Governo

Notizie dal mondo
  • Slitta la pubblicazione del Libro Bianco
  • Il governo Johnson dopo le dimissioni ha preferito lasciare piena libertà al prossimo esecutivo
  • Circolano però le indiscrezioni sui contenuti del testo
  • Alcune misure hanno gettato nello scompiglio il settore

 

Regno Unito, slitta a ottobre – ma chiaramente sulla data effettiva non vi è alcuna certezza – la pubblicazione del Libro Bianco. Il Governo lo aveva annunciato per la fine di luglio ma, con la crisi politica che si è aperta poche settimane fa, ha preferito lasciare completa libertà al prossimo esecutivo.

 

Nonostante il rinvio, hanno preso a circolare alcune indiscrezioni sui contenuti. E hanno gettato nello scompiglio il mondo del gambling. Ci sono infatti una serie di restrizioni che potrebbero cambiare faccia al settore.

 

Le notizie sui contenuti del Libro Bianco sono ancora tutte da confermare, ma non si può più negare che il clima nel Regno Unito sia cambiato. Quello che era il mercato più libero per antonomasia, da alcuni anni ha a che fare con paletti più o meno rigidi. Basti pensare alla stretta sull FOBT – che poi ha avuto ripercussioni sulle scommesse – o il dibattito sul divieto di pubblicità.

 

I conservatori pensano alla riforma da anni

Il partito Conservatore aveva annunciato già con il programma del 2019 di voler rivedere il Gambling Act del 2005. E poi aveva avviato i lavori a fine 2020. L’intenzione era soprattutto di adeguare l’impianto normativo alla crescente importanza del gioco online.

 

Con gli ultimi dati sulla partecipazione al gioco – pubblicati ad aprile scorso – oltre un inglese su quattro ha dichiarato di aver giocato almeno una volta su un sito di gioco online. La percentuale è arrivata al 25,7%, in crescita rispetto al 23,8% della precedente rilevazione.

 

La crisi del governo Johnson

Il quadro era questo quando Boris Johnson, già alle strette per lo scandalo Partygate, è stato travolto dal caso Chris Pincher. Sostanzialmente l’ex premier – secondo i suoi detrattori – era a conoscenza dei comportamenti inappropriati di Pincher, il vice capogruppo dei Tories alla Camera dei Comuni, ma non sarebbe intervenuto in alcun modo.

 

I ministri del governo hanno reso a rassegnare le dimissioni l’uno dopo l’altro. Peraltro, tra i membri del governo che hanno lasciato l’esecutivo c’era anche Chris Philp, il sottosegretario alla cultura digitale che ha la competenza sul gioco. E che aveva portato avanti lavori sul Libro Bianco.

 

Adesso la palla torna ai Tories che dovranno nominare un nuovo premier. In lizza ci sono Rishi Sunak, ex Cancelliere dello Scacchiere, e Liz Truss, attuale ministra degli Esteri. I due candidati si sfideranno in una serie di comizi, l’ultimo si terrà a Londra il 31 agosto, a quel punto i 160mila attivisti del partito dovranno indicare la propria scelta. Insomma, il nuovo governo dovrebbe secondo le previsioni si insedierà all’inizio di settembre e dovrà affrontare un’agenda particolarmente calda.

 

Le restrizioni del Libro Bianco

Anche sul Libro Bianco sul gioco lo scontro si preannuncia molto acceso. Delle bozze circolate nelle scorse settimane, quello che colpisce maggiormente sono quelle sui limiti di spesa che verranno applicati al gioco online. La puntata massima dovrebbe esseri fissata tra i 2 e le 5 sterline, ma per alcuni giocatori il tetto verrebbe portato a 15-25 sterline.

 

I giocatori che perdono eccessivamente (si parla di 125 sterline in un mese, o 500 sterline in un anno), potrebbero essere sottoposti a dei controlli di carattere finanziario. In sostanza, dovrebbero dimostrare – con conti correnti e buste paga alla mano – di non avere problemi economici. I controlli diventerebbero poi più severi se il giocatore perde oltre 1.000 sterline in un giorno, o 2mila sterline in tre mesi.

 

Nel caso delle scommesse invece si pensa a delle restrizioni per le free bets – ma qualcuno parla anche di un divieto totale. Semaforo rosso invece per i programmi VIP, vietati per qualunque gioco. Per il momento, invece, il Governo dovrebbe aver abbandonato l’idea di vietare le sponsorizzazioni delle squadre di calcio, ma vorrebbe favorire un accordo con la Premier.

 

Per il mondo del gambling queste restrizioni favoriscono l’illegale

Ora, bisogna ribadire che si tratta di indiscrezioni. E, anche se venissero confermate, non è detto che il prossimo Governo intenda riprendere interamente questo testo. Il settore del gioco dal canto suo è subito corso ai ripari chiedendo di instaurare un confronto. I bookmaker e le compagnie di gioco – spiegano – sono gli unici soggetti in grado di dire se delle misure di controllo siano allo stesso tempo efficaci e realizzabili.

 

Anche perché con delle restrizioni eccessive si rischia di ottenere il risultato opposto, vale a dire ancora meno sicurezza. I giocatori infatti verrebbero spinti infatti verso il mercato illegale, che chiaramente non offre alcuna garanzia.

 

I detrattori del gioco si scagliano contro l’ennesimo rinvio

Chi spera che con il Libro Bianco si argini il settore del gioco non ha commentato le misure in sé, ma ha accolto con estremo disappunto la notizia del rinvio. I detrattori del gioco non hanno mancato di sottolineare che si tratta comunque della quarta volta che la pubblicazione del Libro Bianco viene rinviata, i conservatori lo avevano annunciato già nel 2019, e il Governo ci sta lavorando da almeno due anni.

 

“Sembra che Johnson e i suoi consiglieri siano molto più interessati a proteggere l’industria del gioco online che ad rispettare un impegno preso nel manifesto dei Tory del 2019” ha detto Carolyn Harris, deputata laburista che guida un gruppo parlamentare trasversale contro il gioco.

Gioel Rigido