Germania, troppi limiti, i bookmaker tornano dal giudice

Germania, troppi limiti, i bookmaker tornano dal giudice

Notizie dal mondo
  • I bookmaker tedeschi si rivolgono nuovamente ai tribunali per far cadere le restrizioni previste dalla legge
  • Nonostante il cammino di liberalizzazione vada avanti da dieci anni, i limiti sono ancora troppi
  • Il timore è che la metà della raccolta possa finire sui siti degli operatori non autorizzati
  • Intanto arriva una buona notizia per i casinò online e le slot, è stata infatti assegnata la prima licenza

 

Nemmeno l’apertura del mercato del gioco riesce a placare gli animi in Germania. Tutti gli operatori che hanno ottenuto la licenza per le scommesse sportive hanno infatti intentato dei ricorsi giudiziari per ottenere delle regole meno severe. E si sono scagliati contro il Land dell’Assia che ha gestito l’assegnazione dei titoli e sorveglia l’evoluzione del mercato.  Insomma, il timore è sempre che le restrizioni che i Land hanno imposto stiano letteralmente strozzando il settore, e spingano i giocatori verso l’offerta illegale.

 

Anche perché non si può fare a meno di notare che nonostante la piena apertura, le scommesse abbiano subito un duro contraccolpo nel 2021. La raccolta si è infatti attestata a 7,8 miliardi di euro, oltre il 16% in meno del 2019, quando le giocate avevano raggiunto i 9,3 miliardi. Chiaramente il 2020 – con tutta la pandemia e lo stop degli eventi sportivi – non rappresenta un termine di paragone indicativo.

 

Metà del mercato tedesco rischia di rimanere illegale

Solo alcuni mesi fa, Entain, Flutter Entertainment e Greentube – brand del Gruppo Novomatic – hanno pubblicato una ricerca della Goldmedia. Con queste condizioni si rischia che praticamente la metà del mercato resti illegale. Sotto il profilo del payout – ad esempio – gli operatori non riusciranno a restituire come vincite più del 90% delle giocate, le compagnie senza licenza raggiungono il 98%. E la quota delle vincite è fondamentale per più della metà dei giocatori (il 54% per l’esattezza), mentre i giocatori che scelgono un sito legale a prescindere sono il 31%, e un altro 6% valuta le misure a tutela dell’utente.

 

Il lungo cammino per la legalizzazione

Il gambling in Germania ha avuto una vita molta travagliata, sono state necessarie 4 leggi federali per arrivare all’attuale quadro normativo. I primi tentativi risalgono infatti al 2012, quando i Land vararono il primo Trattato Federale, per evitare che la Commissione Europea avviasse una procedura di infrazione e la Corte di Giustizia erogasse delle sanzioni.

 

Nonostante tutto, la Germania non si è mai impegnata a fondo per portare a termine la liberalizzazione, il Trattato legalizzava le sole scommesse sportive e assegnava appena 20 licenze. I bookmaker si sono rivolti ai giudici a più riprese e sono riusciti a far dichiarare illegittime non solo la prima versione del Trattato, ma anche le successive.

 

Peraltro poi, un singolo Land – lo Schleswig-Holstein – ha adottato un sistema tutto suo e ha rilasciato delle proprie licenze che però dovevano valere solo all’interno dello stato federale. Insomma, nel corso degli anni si è creato un mercato grigio molto sviluppato. Solo con la terza stesura del Trattato è caduto il tetto alle licenze, mentre con la legge che è entrata in vigore nel luglio del 2021 – che si chiama GlüNeuRStV – sono stati legalizzati anche i casino games e il poker online.

 

Ancora troppe restrizioni

In realtà anche l’ultima legge non apre pienamente il settore, tutti i prodotti scontano pesanti restrizioni. Ad esempio, i giocatori hanno un tetto di spesa mensile di mille euro. Nel caso delle scommesse, sono consentite solo alcune tipologie di puntata, e soprattutto sono vietate le scommesse live. Che “Rappresentano il 60% del mercato” ha più volte sottolineato Mathias Dahms, presidente del DSWV, l’associazione che riunisce gli operatori tedeschi.

 

Forse è addirittura peggiore la situazione in cui versano i casinò online. Per i normali giochi non si può superare la puntata massima di 2 euro, per le slot il limite scende a 1 euro. Le slot poi non possono essere offerte assieme agli altri giochi da tavolo, ma devono avere dei siti dedicati. Una notizia positiva è però arrivata qualche giorno fa, dopo una lunga attesa è stata finalmente assegnata la prima licenza per i casinò online. È andata alla Mernov – del gruppo Gauselmann – che gestisce i siti Jackpotpiraten.de e Bingbong.de.

Gioel Rigido