Paesi Bassi, no al divieto di pubblicità, ma arriva una stretta

Paesi Bassi, no al divieto di pubblicità, ma arriva una stretta

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La politica dei Paesi Bassi si divide sulla regolamentazione del gioco. Il parlamento infatti boccia un emendamento alla legge sul gioco online che avrebbe vietato qualunque forma di pubblicità. Ma poi – con il parere fermamente contrario del ministro per la Protezione Giuridica Franc Weerwind – approva una mozione con cui chiede di introdurre un tetto massimo alle somme che i giocatori possono perdere. E ciascuna votazione è passata con una maggioranza esigua, segno di quanti il tema sia divisivo.

I Paesi Bassi, già la scorsa estate, hanno approvato una legge che vieta diverse forme di pubblicità, in particolare quelle su televisione, radio, e carta stampata. Adesso i cristiano-democratici – che poi hanno ottenuto il sostegno di diverse altre forze politiche – chiedevano di estendere il divieto a qualunque forma di comunicazione commerciale. In favore dell’emendamento si sono espressi 70 parlamentari, sarebbero bastati pochi voti in più perché venisse approvato: la maggioranza era di 76 voti.

La mozione sul tetto alle perdite

È stata invece approvata – sempre per un pugno di voti, i sì sono stati 79 – la mozione presentata dalla leader di ChristenUnie, Mirjam Bikker. In sostanza si chiede il governo ad adottare un tetto massimo alle somme che i giocatori possono perdere. E si specifica che gli operatori non potranno accordare delle deroghe agli utenti. Il limite – nelle intenzioni della Bikker – dovrà essere trasversale, riguarderà tutti i giocatori senza differenze di età e reddito.

Il ministro Weerwind ha cercato in ogni modo di scongiurare il voto, spiegando che alcuni degli emendamenti che verranno discussi nei prossimi giorni serviranno a adottare una serie di misure simili. In particolare, con una di queste proposte di modifica si prevede che i giocatori che perdono più di 350 euro al mese debbano essere sottoposti a dei controlli per valutare i rischi finanziari che stanno correndo. Se i giocatori hanno meno di 24 anni, il limite scende a 150 euro.

“La nostra regolamentazione è molto carente quando si tratta di contrastare il gioco eccessivo” ha sempre sostenuto Bikker. Che poi, al termine del voto, non ha lesinato una stoccata a Weerwind. “La mozione è stata approvata nonostante il parere contrario del ministro. Confido che egli voglia nuovamente intervenire sulla questione, prima che la commissione sul gioco decida come tradurre in pratica questa norma” ha detto, alludendo al fatto che Weerwind dovrebbe lasciare la propria posizione entro la fine dell’anno.

Il parlamento chiede anche sanzioni più severe

Approvata anche un’altra mozione – quella del socialista Michiel van Nispen – per imporre sanzioni più severe agli operatori che violano la normativa. Le multe verranno commisurate al volume d’affari, e potranno raggiungere anche il 10% dei ricavi. In questo caso la maggioranza è stata netta: 102 voti a favore si 150.

“Chiediamo che gli operatori che violano le regole ricevano prima un’ammonizione, e poi una sanzione” ha commentato van Nispen. “La sanzione però deve fare male, e riteniamo che il 10% dei ricavi sia una soglia equa. In caso di recidiva, inoltre, sarebbe opportuno revocare la licenza all’operatore”.

Gioel Rigido