Match-fixing, per l’IBIA cala il numero di segnalazioni

Match-fixing, per l’IBIA cala il numero di segnalazioni

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Cala vertiginosamente il numero di alert sui possibili casi di match-fixing scattati nel terzo trimestre del 2023. Secondo le rilevazioni dell’IBIA – International Betting Integrity Association – ci sono infatti 50 incontri il cui risultato potrebbe essere stato truccato in qualche modo. Nello stesso periodo del 2022 erano infatti partite ben 85 segnalazioni, c’è quindi stato un calo del 41%. Il terzo trimestre poi è agli stessi livelli del trimestre precedente, anche allora erano scattati 50 alert.

L’IBIA riunisce 125 operatori del settore delle scommesse che complessivamente hanno un volume d’affari di 137 miliardi di dollari l’anno. I bookmaker segnalano i flussi di giocate anomale – ad esempio quando su un match di cartello si registra una raccolta sensibilmente maggiore alla media, o quando le puntate si concentrano tutte su un determinato risultato. Un flusso di giocate anomale in ogni caso è il primo campanello di allarme, ma non vuol dire necessariamente che ci troviamo di fronte a un caso di match-fixing. È indispensabile infatti effettuare ulteriori indagini.

Tennis e calcio gli sport più a rischio

Il tennis ancora una volta è lo sport che ha fatto registrare il maggior numero di segnalazioni, ben 15. Il livello cala sensibilmente rispetto a un anno fa (allora i casi sospetti erano 33, quindi ben più del doppio), ma cresce rispetto al secondo trimestre del 2023 (per l’esattezza del 7% sui 14 alert rilevati allora).

In termini assoluti non va molto meglio al calcio, sport su cui si sono registrati 13 casi sospetti. Positivo però che rispetto al trimestre precedente ci sia un calo sensibile, allora infatti le segnalazioni furono 19, circa la metà in più. Tennis e calcio nell’arco del trimestre hanno fatto scattare 28 segnalazioni su 50, vale a dire il 56% del totale. Seguono poi tennis da tavolo (8 alert) e freccette (altri 7). Tre segnalazioni infine hanno riguardato gli eSport.

Inoltre, la maggior parte degli incontri sospetti (per l’esattezza 30) sono stati disputati in Europa, altri 7 si sono tenuti in America Latina. Vale a dire che questi due continenti da soli hanno fatto partire tre segnalazioni su quattro.

Nel 2023 un terzo delle segnalazioni in meno

Per quanto riguarda il 2023, fino alla fine di settembre i bookmaker hanno fatto partire 148 alert, un terzo in meno rispetto ai 223 dell’anno precedente. In questi caso è il calcio lo sport su cui è registrato il maggior numero di casi sospetti, ben 47. In ogni caso, il tennis non è molto staccato, conta infatti 41 alert.

Gioel Rigido