Francia, stretta anche sulle sponsorizzazioni sportive

Francia, stretta anche sulle sponsorizzazioni sportive

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La Francia assesta un nuovo giro di vite alla pubblicità del gioco, e in particolare sui contratti di sponsorizzazioni a club sportivi e atleti professionisti. L’ente regolatore, l’ANJ, ha infatti varato una serie di linee guida e di raccomandazioni non vincolanti. In questo modo, l’ente regolatore intende perseguire sostanzialmente tre obiettivi: assicurare una tutela maggiore ai minori, dare garanzie più elevate sull’integrità dello sport, e contrastare il gioco illegale.

Peraltro la stretta è solo provvisoria, l’ente regolatore ha già annunciato che adotterà altre restrizioni se lo riterrà necessario. Inoltre, intende effettuare una revisione nei primi mesi del prossimo anno.

Le sponsorizzazioni da parte del gambling sono in rapida crescita

Dopo aver costituito un gruppo di lavoro ad agosto 2022, l’ANJ ha rilevato che il mondo del gambling ha ancora un peso contenuto in termini di sponsorizzazioni. Nel 2022 ha fruttato allo sport 34 milioni di euro, circa il 2% del volume totale delle sponsorizzazioni. Il dato però è in forte crescita, nel 2023 raggiungerà i 40,7 milioni, il 20% in più. Preoccupante inoltre che una serie di bookmaker senza licenza francese – prevalentemente asiatici e africani – abbiano investito 15 milioni di euro per stringere partnership con i club francesi.

Stretta sui testimonial, ma solo per gli atleti più seguiti dai giovani

La novità maggiori riguardano l’utilizzo dell’immagine di atleti professionisti. Questi ultimi non potranno fare da testimonial a compagnie di gambling quando sono particolarmente seguiti dai più giovani. E per capirlo, si utilizzeranno una serie di parametri. Ad esempio si faranno dei sondaggi per vedere quali sportivi vengono indicati come i migliori. Ma si faranno anche delle analisi sulle pagine social degli atleti: se i minori rappresentano almeno il 16% dei followers, allora vorrà dire che quel giocatore è particolarmente popolare tra i ragazzi.

I club sportivi inoltre non potranno affiggere i loghi dei bookmaker sul materiale sportivo destinato ai più giovani. Ovviamente poi, i minori non potranno partecipare alle campagne pubblicitarie commissionate da operatori di gambling. E non potranno nemmeno gareggiare negli eventi e nelle manifestazioni sportive organizzate in partnership con operatori di giochi e scommesse.

Vietate le sponsorizzazioni da parte dei bookmaker illegali

In termini generali, i club dovranno limitare il numero delle comunicazioni commerciali – ad esempio sulla cartellonistica – all’interno degli stadi. E non potranno intitolate l’impianto sportivo con il nome di un bookmaker. I loghi e le pubblicità dovranno essere accompagnati da messaggi di alert come “Vietato ai minori di 18 anni”. Atleti e club, poi, non potranno stringere partnership con operatori senza licenza. E come raccomandazione, l’ente regolatore chiede di verificare se la compagnia di gioco che offre un contratto sia iscritta nella black list francese.

Gioel Rigido