Dal Belgio nuova stretta sul gioco, che però non piace a nessuno

Dal Belgio nuova stretta sul gioco, che però non piace a nessuno

Legislazione

Il Belgio si prepara a assestare una nuova stretta sul gioco, ma il pacchetto appena approvato dalla Camera dei Rappresentanti scontenta anche i detrattori del settore. Tra le varie misure, gli operatori online non potranno utilizzare lo stesso dominio per offrire giochi differenti. Il che vuol dire che i giocatori dovranno aprire un account differente per ciascuna piattaforma. Inoltre, il limite minimo di età viene portato a 21 anni per la maggior parte dei prodotti, e viene rafforzato ulteriormente il divieto di pubblicità del gioco.

Le nuove restrizioni sono state fortemente sollecitate dal VAD, l’organizzazione – che si definisce partner del governo – che riunisce i soggetti impegnati nel contrasto alle dipendenze. E hanno scatenato aspre critiche da parte delle associazioni di categoria secondo: il rischio è che alcune misure possano addirittura danneggiare i giocatori, invece di proteggerli. Opposto il giudizio di diversi politici, secondo i quali si sarebbe potuto fare di più. La parola comunque adesso passa al Senato che ha il potere di suggerire degli emendamenti o formulare nuove proposte. La decisione definitiva però spetta esclusivamente alla Camera.

Un sito, un gioco

Fortemente contestata la norma che impedisce di offrire più giochi su un unico sito: secondo gli operatori potrebbe addirittura produrre l’effetto contrario, e quindi mettere a rischio i giocatori. “Ciascun utente dovrà aprire fino a tre diversi conti di gioco su ciascun operatore” ha sottolineato Tom De Clercq, presidente della Belgian Association of Gaming Operators. “Il che vuol dire che il giocatore avrà molti più problemi a tenere il conto di quanti soldi abbia speso”.

Ovviamente questa norma complicherà la vita anche agli operatori: “Le compagnie di gioco utilizzano ormai l’intelligenza artificiale e sistemi di controllo automatici per individuare i comportamenti a rischio” ha detto ancora De Clercq. Adesso questa attività di controllo diventerà molto più complicata.

Il nuovo limite di età colpisce le scommesse

Le altre restrizioni invece non sono una novità vera e propria: venivano già applicate in alcuni ambiti, ma adesso verranno estese a tutto il settore. O quasi, le lotterie infatti vengono esentate. L’innalzamento del limite di età ad esempio riguarda essenzialmente le scommesse, sia fisiche che a distanza. Al momento infatti può partecipare a questi giochi chi abbia compiuto almeno 18 anni. Nel caso dei casinò e delle slot – sia a terra che online – invece la legge belga già prevede un limite di età di 21 anni.

Il nuovo divieto di pubblicità rischia di essere controproducente

Rafforzato anche il divieto di pubblicità, in particolare i casinò online e gli operatori delle scommesse non potranno più utilizzare bonus e lanciare campagne promozionali per attrarre nuovi utenti.

Il Belgio, nel luglio del 2023, aveva già adottato un divieto quasi totale di pubblicità del gioco. Qualche deroga è prevista fin dall’origine per i contratti di sponsorizzazione, ma anche queste forme di pubblicità andranno progressivamente sparendo. Dal 2025 dovranno infatti sparire dagli stadi i cartelloni e le altre forme di sponsorizzazione. Dal 2028 invece saranno vietati i contratti con i club sportivi.

La Belgian Association of Gaming Operators ha finora mantenuto un approccio molto morbido. Adesso però rimarca che le nuove misure potrebbero essere controproducenti. “Abbiamo caldeggiato anche noi l’adozione di regole rigide, soprattutto per i media tradizionali” ha detto ancora De Clercq. “Ma allo stesso tempo, abbiamo sempre sostenuto che vietare la pubblicità anche su quei canali in cui gli operatori illegali sono ampiamente presenti avrà delle conseguenze serie“.

E De Clercq ha anche portato come esempio l’Italia, dove il divieto di pubblicità sembra stia contribuendo a alimentare un mercato illegale che attrae 18,5 miliardi di euro di giocate. “Il legislatore tuttavia ha ignorato le soluzioni che abbiamo suggerito e ha optato per delle scelte populiste” ha concluso.

Il regalo alle lotterie

Nessuna restrizione tuttavia viene prevista per le lotterie. Il limite di età non viene toccato, e resta pertanto quello canonico dei 18 anni. E non si applica nemmeno il divieto di pubblicità. Questo trattamento di favore ha fatto storcere il naso anche a alcuni politici. Christoph D’Haese (del partito conservatore Nieuw-Vlaamse Allianti) e Jean-Marie Dedecker (independente) hanno bollato la nuova normativa come “un’occasione persa”. Hanno infatti sottolineato che le lotterie hanno un ruolo fortissimo nell’avvicinare i giovani al gioco.

Gioel Rigido