Camelot perde la National Lottery, la licenza va a Allwyn

Camelot perde la National Lottery, la licenza va a Allwyn

Notizie dal mondo
  • La compagnia ceca si aggiudica la quarta licenza della National Lottery inglese
  • Gestirà i giochi per dieci anni
  • Sconfitta la Camelot, che ha controllato il gioco fin dal suo lancio nel 1994
  • Il dubbio maggiore è cosa succederà alla compagnia inglese, adesso che ha perso il suo regno

 

Allwyn Entertainmet – il colosso ceco delle lotterie che fino a pochi mesi fa era meglio noto come Sazka Group – si aggiudica la quarta licenza per la National Lottery, l’iconica lotteria inglese. O forse sarebbe meglio scrivere che la Camelot perde la licenza dopo un regno che dura da sempre. La compagnia anglo-canadese infatti gestiva la lotteria inglese fin da quando venne lanciata, nel 1994. E adesso sembra aver perso l’asset di maggior pregio, tanto che probabilmente dovrà affrontare un cambio di rotta radicale.

 

Fino a quel momento, il Regno Unito non aveva una lotteria: Margareth Thatcher – che ha guidato il Paese dal 1979 al 1990 – ha sempre avversato il gioco, e ha respinto l’idea che lo Stato controllasse anche una semplice lotteria. Per il cambio di rotta è stato necessario attendere che a Downing Street arrivasse John Major. Comunque, la lotteria non sarebbe servita per rimpinguare le casse dello Stato, ma solo per finanziare cause benefiche. Da allora, la National Lottery ha finanziato 660mila progetti di carattere sociale, culturale, scolastico, sportivo o sanitario, raccogliendo complessivamente 45 miliardi di sterline.

 

Nella quarta gara, una competizione accesissima

Per quasi tre decenni, la National Lottery è stata esclusivo appannaggio della Camelot, tanto che le altre compagnie sembravano avere timore di sfidarla. Nella terza gara, quella del 2009, si era fatta avanti solo l’indiana Sugal & Damani. Il bando che si è appena concluso invece – come ha sottolineato la Gambling Commission inglese – è stato il più combattuto di sempre, con addirittura quattro competitor in lizza.

 

Oltre a Allwyn e Camelot, hanno presentato delle offerte anche la Northen and Shell – che già gestisce la Health Lottery inglese – e la nostra Sisal, che per l’occasione aveva stretto una cordata con il colosso delle telecomunicazioni BT e con l’ente benefico Barnardo’s. E tutti e quattro gli operatori – ha spiegato sempre l’ente regolatore inglese – avevano i requisiti per ottenere la licenza.

 

La Gambling Commission non ha spiegato per quale motivo abbia assegnato la licenza alla Allwyn. Secondo le indiscrezioni che riporta il Guardian, l’offerta della compagnia ceca riconosce una fetta maggiore di ricavi alle cause benefiche e garantisce misure più rigorose per contrastare il gioco patologico. Camelot comunque è stata riconosciuta come aggiudicatario di riserva: in sostanza se Allwyn per qualche motivo non firmasse la licenza, la compagnia inglese tornerebbe in gioco.

 

Allwyn, dieci anni per raggiungere il successo

Il passaggio di consegne ci sarà nel 2024, la Allwyn poi gestirà il gioco per 10 anni. L’importanza di questo successo emerge in pieno dai toni che usa sir Keith Mills, presidente della divisione inglese: “La National Lottery è un tesoro che fa parte del Regno Unito e siamo fieri di essere stati scelti per custodirlo”. E ancora: “Vogliamo riportare la lotteria al centro del Paese e lo faremo riaccendendo il significato che ha per ciascuno di noi, sia come individui che come parte delle comunità in cui viviamo; indipendentemente dal fatto che giochiamo o meno alla lotteria nazionale”.

 

Allwyn è arrivata a questo trionfo in appena una decina di anni. La compagnia è stata creata da Karel Komárek, miliardario ceco che ha interessi non solo nel gambling, ma anche nei combustibili fossili e nelle telecomunicazioni. Nel settore del gioco, Komárek ha operato principalmente attraverso la KKCG e la EMMA Capital, i due soggetti poi fonderanno definitivamente gli asset nel 2016.

 

Il primo passo Komárek lo compie nel 2011, quando KKCG rileva una quota della Sazka, la ex compagnia di Stato che gestiva il monopolio delle lotterie della Repubblica Ceca. Poi pian piano, le società del gruppo si espandono anche in altri Paesi: in Grecia prendono il controllo di Opap, in Austria invece acquisiscono una quota di Casinos Austria che verrà incrementata progressivamente nel corso degli anni, e oggi sfiora il 60%.

 

Allwyn arriva anche in Italia

Arrivano anche in Italia: nel 2016 attraverso Italian Gaming Holding formano una cordata con IGT, Arianna 2001 e Novomatic SpA che si aggiudica la concessione per gestire le estrazioni del Lotto. Nel 2019, Sazka partecipa alla gara per il SuperEnalotto, ma in questo caso la concessione rimane alla Sisal. Nel 2021, il gruppo ceco ottiene il sostegno del fondo Apollo Managment che investe 500 milioni di euro. Lo stesso anno poi il gruppo assume l’attuale nome di Allwyn.

 

La sconfitta di Camelot

La grande sconfitta della gara è invece la Camelot. La compagnia nacque infatti nel 1994 proprio per partecipare alla prima gara della National Lottery, all’epoca era una cordata di vari soggetti: i maggiori erano International Computers Limited, che forniva hardware e software; Racal che si occupava della comunicazione; Cadbury Schweppes del marketing e distribuzione; De La Rue per le tecnologie di stampa; poi venne selezionata anche Gtech per il supporto tecnologico.

 

In questi trent’anni, Camelot ha ottenuto ottimi successi nel gestire la lotteria inglese. Anche se poi non ha utilizzato altrove l’esperienza maturata. C’è da dire che la compagnia inglese è un po’ un’anomalia nel settore del gioco. Non ha sfruttato spasmodicamente ogni occasione di crescita come invece hanno fatto gli altri operatori. E non è facile dire se questo dipenda dal fatto che nel 2010 è stata acquisita da un fondo canadese, l’Ontario Teachers’ Pension Plan.

 

Il fondo si occupa di garantire le pensioni agli insegnanti dell’Ontario, e probabilmente non si lancia in investimenti spregiudicati, anche se in ogni caso si è dimostrato piuttosto estroso. Ha partecipazioni in aeroporti inglesi e danesi; con un finanziamento ha aiutato i New York Yankees a riprendere il controllo della pay-tv YES Network; recentemente poi ha anche rilevato una delle maggiori imprese di pompe funebri spagnole.

 

La Camelot però non si è dimostrata altrettanto intraprendente. Se si escludono la licenza che si è aggiudicata nel 2013 – assieme a An Post – per la National Lottery Irlandese, e quella della lotteria dell’Illinois del 2018, si può dire che non si sia mai avventurata fuori dal suo regno. E ora che quel regno lo ha perso, ci si chiede cosa succederà alla sede storica di Watford, nei pressi di Londra, e ai circa mille dipendenti che vi lavorano.

Gioel Rigido