Anche la Spagna ha il suo scandalo scommesse

Anche la Spagna ha il suo scandalo scommesse

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Anche la Spagna affronta il suo scandalo scommesse, ma in questo caso i calciatori non c’entrano. La vicenda ruota attorno a due organizzazioni criminali che hanno commesso una serie di truffe ai danni dei bookmaker spagnoli. Gli stratagemmi seguiti sono differenti – li ricostruisce El Mundo – e spesso assumono contorni inquietanti.

Lo scommettitore che vince troppo sullo sport sbagliato

Tutto parte da uno scommettitore di origini romene, cliente abituale delle sale Codere. Si chiama Bogdan, scommette cifre importanti – quasi 3 milioni in due anni – e segue uno schema ben preciso. Punta infatti essenzialmente su tre sport: basket, corse di cavalli e corse di cani. Poi all’improvviso cambia rotta e si dedica al ping pong, in poche settimane piazza giocate per 13.500 euro.

Un comportamento decisamente insolito che insospettisce gli addetti alla sicurezza del bookmaker. Ben presto si scopre che alcuni di quei match di ping pong erano stati segnalati come a rischio combine. L’uomo viene arrestato e poi condannato, i giudici però ritengono che fosse semplicemente venuto a conoscenza delle frodi sportive, e che non avesse avuto nessun ruolo nell’orchestrale.

Scatta l’operazione Mursal

Parte però una seconda indagine, battezzata Mursal, e questa volta gli inquirenti spagnoli cercano i veri responsabili delle frodi. Risalgono così a due organizzazioni criminali, che restano indipendenti l’una dall’altra, ma collaborano per massimizzare i profitti delle scommesse. Nel caso del ping pong, i due sodalizi possono contare su un membro della banda, un ex giocatore che ha ottime conoscenze nel mondo dei professionisti. Riescono così a truccare una serie di partite, e a quel punto non devono fare altro che incassare le vincite.

Il ritardo nel segnale costa caro anche ai Mondiali

Ma poi hanno a libro paga anche degli addetti che lavorano nelle società di scommesse. Probabilmente è così che vengono a sapere che in alcuni casi le società di betting ricevono in lieve ritardo i risultati dei match disputati all’estero. Banalmente c’è un ritardo nel segnale, e a quel punto basta piazzare repentinamente una scommessa prima che il bookmaker venga informato di quello che è successo. Funziona per la a Lega cinese di calcio e per i match dell’Europa Nations League. Funziona addirittura per i Mondiali del Qatar.

L’incontro tra Perù e Australia finisce ai rigori, e i giocatori delle due squadre si alternano furiosamente al dischetto. Il Perù passa in vantaggio ai primi tiri, e i bookmaker lo danno subito come favorito. L’Australia però ribalta il risultato e alla fine vince 5-4. I bookmaker spagnoli vengono a saperlo diversi secondi dopo l’ultimo calcio dagli 11 metri. Le due bande intanto hanno avuto tutto il tempo di piazzare scommesse che fruttano 13mila euro di vincite.

Gli informatori negli stadi spagnoli

Ma lo stesso stratagemma funziona anche nel caso di alcune partite della Liga, quelle disputate in casa da Celta, Betis, Villarreal e Siviglia. Qui però, i due sodalizi inviano delle persone di fiducia a seguire il match che con gli smartphone comunicano immediatamente quello che sta succedendo in campo.

Gioel Rigido