Global salva per un anno, i giudici congelano la decadenza

Global salva per un anno, i giudici congelano la decadenza

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Global Starnet guadagna un altro anno, forse un anno e mezzo. Il Consiglio di Stato ha infatti sospeso la sentenza che esso stesso aveva emesso nel settembre 2021 e che consentiva all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di revocare definitivamente la concessione.

Adesso si dovrà attendere l’esito di un altro ricorso, questa volta di fronte alla Cassazione. Se i giudici accogliessero le tesi della concessionaria delle slot, cancellerebbero definitivamente quella pronuncia. E le consentirebbero di tornare appieno al lavoro. Almeno fino a quando non si concluderà il processo Rouge et Noir.

 

Bisogna evitare che la compagnia perda ogni valore

I giudici hanno sostanzialmente spiegato che il provvedimento dei Monopoli farebbe perdere ogni valore alla compagnia. Sia perché i vari gestori che istallano le slot per conto della Global si rivolgerebbero ad altri concessionari. Sia perché “ attualmente la società viene gestita da amministratori giudiziari nominati dal G.I.P. presso il Tribunale di Roma”, ed è “necessario tutelare anche l’interesse pubblico connesso a tale amministrazione giudiziaria”. Insomma, “l’ azzeramento del valore della società” va “evitato fino alla conclusione del contenzioso”.

 

Lo Stato litiga con lo Stato per decidere che ne sarà della Global

Da qualche mese a questa parte, infatti, si è acceso uno scontro violento per decidere cosa si debba fare della Global. E il problema è che a litigare sono due pezzi di Stato differenti. Da un lato c’è la procura di Roma che sta indagando sui vertici della Global per una lunga serie di reati, come riciclaggio internazionale e corruzione. Dall’altro c’è l’ADM – l’ente regolatore dei giochi – che da allora ritiene sia venuto meno il necessario rapporto di fiducia con la concessionaria di slot e vlt.

Solo che la Procura vuole mantenere in vita la compagnia fino alla fine delle indagini, e infatti l’ha posta in amministrazione giudiziaria. In sostanza la società è gestita da degli amministratori nominati dai giudici che hanno il compito di preservarne il valore. Nel caso si arrivasse a una condanna, lo Stato confischerà tutti i beni. Se invece i vertici venissero assolti, potrebbero rientrare in possesso dei propri beni. ADM invece sono anni che cerca di staccare la spina per sempre.

Lo scontro tra i due uffici è così acceso che gli stessi amministratori giudiziari hanno intentato un ricorso contro l’ADM. Si discuterà a fine novembre, ma è possibile che ormai la questione sia superata. L’ordinanza che ha già emesso il Consiglio di Stato dovrebbe essere sufficiente.

Gioel Rigido