La legge di bilancio proroga tutti i giochi fino al 2024
Con la legge di Bilancio, il governo ha deciso di prorogare tutte le concessioni del gioco scadute e non solo quelle dell’online. Anche gli operatori delle scommesse, delle slot e delle vlt e delle sale bingo potranno continuare l’attività fino alla fine del 2024. Poi si spera che il governo riesca a risolvere lo scontro che va avanti da ormai un decennio con le Regioni e gli enti locali. E quindi che si possano indire le gare per assegnare le nuove concessioni.
Peraltro tutto questo lascia presumere che nel 2024 i bandi verranno pubblicati insieme, o al massimo a qualche mese di stanza l’una dalle altre. E poi ci saranno le procedure di gara da portare a termine. Insomma, sarà un bel carico di lavoro per l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ma ci si penserà quando sarà il momento.
L’UE potrebbe non gradire la proroga
Intanto, il Servizio Bilancio del Senato – nel dossier in cui commenta la manovra – fa notare che l’Unione Europea potrebbe non gradire questo lunghissimo slittamento delle gare. La frase è piuttosto sibillina: “andrebbe acquisito l’avviso del Governo sulla compatibilità della proroga con la disciplina UE concernente gli affidamenti di concessioni pubbliche”. Ma in sostanza ricorda che il settore è cristallizzato da anni in questa situazione. E se ci sono operatori di altri Stati UE che vogliono entrare nel mercato, non hanno modo di farlo.
Il costo per i concessionari
Dal canto loro, i concessionari che ottengono questo beneficio devono versare un corrispettivo, che è proporzionato alla durata della proroga, con una maggiorazione del 15%. In totale questa operazione porterà nelle casse dello Stato circa 100 milioni di euro quest’anno, e quasi 177 milioni l’anno prossimo. La differenza dipende dal fatto che alcune concessioni hanno ancora qualche mese di vita, o di proroga.
È quello che succede nel caso del gioco online: sia le concessioni rilasciate a partire dal 2009, sia quelle del 2015 scadranno alla fine del 2023. Quindi c’è bisogno di un solo anno di proroga. I concessionari dovranno versare nelle casse dello Stato 3,6 milioni di euro, ma solo nel 2024.
Le sale bingo invece dovranno versare quasi 14 milioni e mezzo il primo anno, e oltre 16 milioni il secondo.
Per le slot e delle vlt, gli operatori non hanno partecipato a una vera e propria asta per aggiudicarsi la concessione. Hanno invece acquistato dei diritti per istallare le singole macchine, quelli delle vlt costavano 15mila euro l’uno, quelli delle AWP 100 euro. La proroga dei primi frutterà circa 60 milioni nel 2023, e quasi 120 nel 2024. Per le slot invece si parla di oltre 25 milioni l’anno.
Le agenzie di scommesse hanno invece già ottenuto una proroga che le manterrà in vita fino alla metà del 2024, e che costerà 62 milioni quest’anno e 31 il prossimo. Adesso con la legge di bilancio potranno operare per altri sei mesi in più, ma dovranno versare la maggiorazione del 15%. Quindi, per questo ulteriore periodo il corrispettivo salirà a oltre 35 milioni e mezzo.