Gioco online, la spinta del lockdown non è più così forte

Gioco online, la spinta del lockdown non è più così forte

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  • Durante il lockdown alcuni giochi hanno messo a segno delle crescite stratosferiche;
  • Le scommesse invece si sono praticamente fermate, di pari passo con le Coppe e i Campionati;
  • Con la riapertura, la scia positiva è proseguita per un po’, ma poi i giochi che avevano registrato le crescite maggiori sembrano essere ai livelli precedenti alla chiusura

 

Cresce senza dubbio il gioco online nei primi nove mesi del 2020, e durante il periodo del lockdown alcuni prodotti hanno messo a segno un vero e proprio boom. Altri invece sono andati inesorabilmente a picco. E quindi bisognerebbe capire quanto il calo di un prodotto abbia inciso sulla crescita dell’altro: secondo gli esperti il poker, soprattutto quello a torneo, ha beneficato tantissimo della chiusura delle scommesse. Ma poi bisogna anche dire che nei mesi successivi i livelli sono rimasti certamente alti, ma in un certo senso si sono normalizzati. A pubblicare, comunque, i dati ci ha pensato Ficom Leisure, e permette così di approfondire un tema di cui SlotJava si era già occupato: cosa abbiano fatto gli appassionati dell’online durante e dopo il lockdown.

 

Come era già emerso, non è tutto merito del lockdown. L’online di suo ha iniziato il 2020 alla grande, a gennaio tutti i prodotti messi insieme crescevano del 31% rispetto allo stesso mese 2019, a febbraio di oltre il 24%. Le scommesse online ad esempio inanellavano un +63,9% e un +25,4%. Molto bene anche il bingo online (+18,2 e soprattutto +31,9% a febbraio), e i giochi da casinò (+13,8 e +27,2%).

 

Una volta che il Governo ha disposto le misure di contenimento, è esploso il poker, sia quello a torneo sia quello cash. Il primo veniva da due mesi in rosso, e poi ha raddoppiato i ricavi a marzo e a maggio (anzi per l’esattezza è cresciuto rispettivamente del 123,6 e del 128,3%), e li ha addirittura triplicati a aprile (+207%, sempre su base annua). Il cash pure non è che ridesse, ma poi è cresciuto dell’87,9, del 124,8 e del 76% in quegli stessi mesi. Il bingo online – che appunto dava già segnali più che positivi – ha poi preso letteralmente il volo oscillando tra il +60,3% di marzo e il +85,3% di aprile. Il trend dei giochi da casinò, per assurdo, sembra quasi più normale: anche se parliamo di crescite nell’ordine del +29,5% a marzo, +45,8% a aprile, +50,9% a maggio, non ci sono però quei picchi stratosferici che hanno ottenuto gli altri prodotti. Intanto invece, le scommesse online – con tutti gli eventi sportivi rinviati o cancellati a causa della pandemia – accusavano il colpo: -29,2% a marzo, -87,9% a aprile, -73,6% a maggio.

 

 

Con la riapertura le cose non sono tornare alla normalità, il gioco online ha continuato a correre, anche se non ha tenuto i ritmi dei mesi precedenti. A giugno i volumi sono rimasti alti per praticamente tutti i prodotti, poi con il pieno dell’estate soprattutto il poker si è ridotto notevolmente: il torneo in appena sei mesi è passato dal +207% di aprile al +14,4% di settembre. Il cash invece si è ridotto addirittura a un misero +1,7% a settembre, rispetto a un anno prima. Il bingo a settembre ha chiuso con un ottimo +20,8%, ma che comunque è ben lontano dai livelli primaverili. Ma bisogna anche sottolineare che a febbraio, quando l’emergenza Covid ancora non era iniziata, questo gioco era cresciuto di quasi il 32%. Lo stesso discorso vale anche per slot e tavoli verdi virtuali che peraltro non sono saliti alle stelle durante i mesi di chiusura. Anche qui la scia positiva è durata per qualche mese, ma si nota anche un rallentamento, e alla fine settembre è cresciuto del 29,2%, grossomodo siamo ai livelli di febbraio. Per le scommesse invece bisogna fare un discorso a parte: nei mesi estivi solitamente i palinsesti sportivi sono meno ricchi, e di conseguenza anche le scommesse rallentano. E infatti i volumi del 2019 registrano un’evidente flessione. Nel caso del 2020, invece, c’erano i campionati e le coppe da recuperare, così giugno è cresciuto del 47,5% luglio dell’86,7% agosto del 23,5%. Poi settembre ha guadagnato il 24,1%, e anche in questo caso siamo ai livelli di febbraio.

 

Comunque, in termini di ricavi, gli operatori dell’online una volta pagate le vincite hanno incassato oltre 1,6 miliardi di euro nei nove mesi, il 28,6% in più dello stesso periodo 2019. Il gioco che è cresciuto maggiormente è il poker a torneo, quasi il 60% in più di un anno fa (93,1 milioni di euro), seguito a poca distanza dal bingo (+51%, 40,4 milioni). Terzo il poker cash (+38,7%, 61,7 milioni), solo di poco inferiore la crescita dei giochi da casinò (+37,4%), ma in termini di ricavi è il gioco che frutta maggiormente (836,8 milioni, oltre la metà del settore). Chiudono le scommesse online, con una crescita del 12,7%. Anche in questo caso però, in termini assoluti, le cifre sono di tutto rispetto, 583,8 milioni. E oltretutto, le online strappano una bella fetta di mercato alle scommesse in agenzia, un anno fa assicuravano il 46% dei ricavi complessivi del segmento, adesso superano il 55,5%.

Gioel Rigido