Agenzie di scommesse e sale giochi: si riapre il 3 giugno

Agenzie di scommesse e sale giochi: si riapre il 3 giugno

Notizie ITA
  • La riapertura delle sale scommessa slitta al 3 giugno
  • Tale disposizione potrebbe essere aggiornata
  • Le regioni potrebbero seguire un percorso temporale diverso a seconda del contagio

Se tutto dovesse procedere per il verso giusto, la riapertura delle agenzia di scommesse e delle sale giochi avverrà il 3 giugno. Questo è ciò che si può leggere nel nuovo DPCM entrato in vigore oggi lunedì 18 maggio.

Questo interessa migliaia di esercenti, che dovranno aspettare altre due settimane per poter riaprire i battenti. Sebbene da scommettere ci sia poco, considerando che le competizioni sportive sono quasi tutte ancora ferme, su quel poco che c’è la maggior parte degli esercenti delle agenzie di scommesse vorrebbero riaprire.

Stessa cosa per le sale giochi, che non dipendono neanche dagli eventi sportivi.

Il più alto livello di rischio di aggregazione

Questa è la motivazione principale che sta tenendo ancora chiuse agenzie e sale giochi. Sebbene sia una condizione difficile per gli operatori del settore occorre anche considerare le ragioni del governo. E’ difficile capire se vi sia stata un’effettiva discriminazione del settore, dal quale lo Stato ottiene comunque dei benefici economici da un punto di vista erariale.

Ad ogni modo, il governo ha fatto intendere che questi luoghi sono d’importanza secondaria, il ché si può anche comprendere ma occorre comunque ricordare i tantissimi lavoratori ivi operanti.

Sarà possibile anticipare i tempi di riapertura

Il Governo si  mostrato comunque favorevole, in generale e non specificatamente per questo settore, che nel caso in cui vi fossero importanti miglioramenti nella situazione del contagio in Italia, potranno riaprire prima anche quelle attività che oggi stanno aspettando.

A questo va aggiunto anche il fattore contestuale, ovvero che alcune regioni potranno aprire prima di altre, in base all’andamento del contagio. Sicuramente la Lombardia in questo senso è maggiormente penalizzata, mentre dovrebbero esserlo in minor misura le regioni del centro e soprattutto del sud.

Restiamo quindi in attesa di ulteriori aggiornamenti della situazione Covid e delle eventuali disposizioni governative.

Federica De Lorenzi