Cosa compra, chi compra SKS?

Cosa compra, chi compra SKS?

Economia

SKS365 potrebbe presto passare di mano, Playtech ha infatti confermato di aver avviato le trattative. E di non essere l’unico soggetto interessato. Secondo indiscrezioni si è fatta avanti anche la Flutter, e in campo potrebbe scendere anche una terza pretendente molto scomoda, la Lottomatica. Secondo SkyNews, l’operazione vale circa 500 milioni di sterline, ma le offerte potrebbero arrivare addirittura a 600 milioni di sterline, in euro fanno una cifra che oscilla tra i 580 e i 700 milioni.

SKS365 sul campo opera sotto il brand PlanetWin365, e nel cado delle scommesse vanta una delle rete di agenzie più estese, ha infatti circa mille punti vendita. Per diverso tempo ha operato nel mercato parallelo dei Ctd, poi quando nel 2015 è stata aperta la sanatoria, ha aderito in massa. È attiva anche nell’online, con un’offerta che oltre alle scommesse comprende anche casino games e poker online.

Playtech si fa avanti ufficialmente

I pretendenti sono tutti dei colossi del settore. Playtech è uno dei maggiori fornitori di tecnologia al mondo, ma da tempo opera anche come operatore diretto. In Italia ha acquisito Snaitech nel 2018, e il business si sta dimostrando molto redditizio. Gli ultimi dati sono quelli del primo semestre 2023, la divisione italiana ha messo a segno una crescita dei ricavi del 10%. In positivo sia la rete a terra (+9%, trainata dal balzo del 24% delle scommesse) sia l’online (+12%).

Playtech è l’unica a aver confermato esplicitamente di essere interessata all’acquisizione. “In seguito alle speculazioni diffuse negli scorsi giorni, Playtech conferma di aver preso parte a un processo che potrebbe portare all’acquisizione di SKS365 Malta Holdings. Playtech è consapevole di non essere l’unico soggetto interessato. Non vi è alcuna certezza che alla fine sarà Playtech a rilevare il controllo di SKS, come non vi è alcuna certezza che SKS verrà ceduta”.

Ma ci potrebbero essere anche Flutter…

Flutter è una delle compagnie monstre del settore e ha una capitalizzazione che raggiunge in 24 miliardi di sterline. Il colosso è nato dalla fusione tra Paddy Power e Betfair, ma poi nel corso del tempo ha inglobato tutta una serie di altri marchi che vanno da PokerStars a SkyBetting e a FanDuel. Nell’agosto del 2022 ha poi preso il controllo di Sisal.

Considerando tutti i brand in Italia vanta un’offerta che spazia dal betting exchange, ai giochi numerici, passando per le scommesse sia a terra che online e ai casino games. Ufficialmente non ha confermato di essere interessata a SKS. Ma fonti vicine all’operazione sostengono che anche lei sarà della partita.

… e Lottomatica

Anche Lottomatica non ha dato conferme ufficiali. Lo storico operatore italiano è passato sotto il controllo di Gamenet alla fine del 2020, la cessione ha riguardato la maggior parte delle divisioni, la IGT infatti ha tenuto per sé le monoconcessioni. Ovvero le lotterie istantanee e la gestione delle estrazioni del Lotto. Gamenet invece ha incamerato scommesse, giochi online e apparecchi da intrattenimento, e soprattutto il brand Lottomatica.

Gamenet peraltro già un anno prima aveva acquisito Goldbet e per quanto riguarda le scommesse in particolare, con l’apporto di Lottomatica, può contare sulla rete più estesa d’Italia. Se dovesse inglobare anche SKS, probabilmente raggiungerebbe una posizione dominante. E l’Antitrust potrebbe avere qualcosa da ridire.

Per l’online la gara arriverà a breve

Chiunque la spunterà, la trattativa si apre in un momento di profonda trasformazione per il mercato italiano. Se SKS viene venduta, è inevitabile chiedersi quanto tempo avrà l’acquirente per sfruttare i nuovi asset. Questo perché tutte le concessioni sono ormai scadute, e con l’ultima legge di bilancio sono state prorogate fino a dicembre 2024. E questo – teoricamente – vuol dire che di qui a qualche mese potrebbero essere pubblicate le nuove gare. L’eventuale acquirente dovrà quindi mettere in conto che a breve dovrà sostenere nuovi investimenti per rinnovare le concessioni.

Nel caso dell’online è uno scenario abbastanza probabile, la prossima legge di bilancio dovrebbe contenere anche una norma per lanciare il nuovo bando. E si parla di un prezzo elevatissimo, 6 forse addirittura 8 milioni a concessione. Le licenze in scadenza a questo punto dovrebbero avere un valore residuo decisamente contenuto. PlanetWin però può garantire un database di 600mila utenti registrati, che sicuramente avranno il loro peso quando il mercato ripartirà.

Per le scommesse forse ci vorranno tre anni

Per le scommesse – quelle a terra – invece la questione è molto più complicata, visto che prima di tutto bisogna risolvere il conflitto con le Regioni. Ci si sta lavorando, la delega fiscale che il Parlamento ha approvato a agosto prevede anche il riordino del settore dei giochi. Adesso il governo sta cercando delle soluzioni concrete, ma ha due anni di tempo per trovarle. Insomma questo porta a credere che per la gara delle scommesse ci potrebbero volere anche tre anni. Nel caso, il nuovo proprietario avrebbe tempo a sufficienza per ammortizzare l’investimento.

Gioel Rigido