Germania, il mercato legale attrae il 95% delle scommesse

Germania, il mercato legale attrae il 95% delle scommesse

La Germania c’è riuscita, nel 2022 il 95% delle scommesse online sono passate attraverso i siti degli operatori legali, il gioco non autorizzato si è dovuto accontentare del 5%. A garantirlo è l’ente regolatore, il GGL, che smentisce apertamente i dati diffusi dall’associazione tedesca degli operatori online, la DSWV.

 

Le accuse dell’associazione degli operatori

L’associazione nelle scorse settimane ha utilizzato i bilanci del 2022 per sostenere che l’impianto regolatorio tedesco sia troppo rigido. Nel caso delle scommesse, ad esempio, non sono ammesse le puntate live che garantiscono la maggior parte della raccolta. Per tutti i prodotti poi, ci sono dei limiti di puntata e un tetto alla spesa mensile. La DSWV da anni sostiene che tutto questo finisca per favorire il mercato illegale.

A febbraio scorso, poi, ha pubblicato un report per dimostrare che i giocatori tedeschi possono aprire un conto di gioco senza particolari problemi su oltre 700 siti non autorizzati. I bookmaker con licenza sono appena trentuno.

I dati del 2022 – appunto – sembrano confermare quanto la lotta sia impari, visto che il mercato delle scommesse online ha subito un brusco contraccolpo. La raccolta infatti è calata di circa il 13%, passando da 9,2 a 8,4 miliardi di euro nel giro. E questo, nonostante l’anno scorso si siano disputati i mondiali di calcio, che come è facile immaginare sono uno degli eventi che attraggono maggiormente l’attenzione degli appassionati.

 

Il GGL offre una lettura diversa

L’ente regolatore ha però cambiato prospettiva. “Questi dati non corrispondono a quelli che ci sono stati forniti dal Ministero Federale delle Finanze” ha replicato il CEO di GGL Ronald Benter. “In base agli elementi di cui siamo in possesso, il tasso di canalizzazione sul mercato legale supera il 95%”. Per quanto riguarda la contrazione delle giocate, Benter ha confermato che effettivamente c’è stata. Ma non sarebbe affatto legata alla concorrenza del mercato parallelo.

Secondo l’ente regolatore, il problema sta nel fatto che diversi eventi sportivi di rilievo non siano stati disputati nel 2020, e siano stati recuperati nel 2021. In sostanza, l’anno di paragone avrebbe beneficiato di un calendario sportivo particolarmente ricco. Il che avrebbe anche determinato una crescita a due cifre delle scommesse, ben il 16% in più. Inevitabile quindi che l’anno successivo soffrisse il confronto.

 

I mondiali non sono stati poi questo grande richiamo

E per quanto riguarda i mondiali di calcio, semplicemente non sono stati un richiamo particolare per i tifosi. Un po’ per gli orari in cui venivano giocate le partite. In po’ per le polemiche legate al paese ospitante. E certamente anche perché la Germania non ha superato la fase a gironi. Su una cosa almeno però la GGL ha concordato con l’associazione degli operatori: il numero vertiginoso di siti di scommesse illegali a cui ancora possono accedere i giocatori tedeschi. Ed è al lavoro per fare in modo che non siano più raggiungibili.

Gioel Rigido