A Campione d’Italia, il Casinò riaccende il Natale

A Campione d’Italia tornano le luminarie a Natale, dopo che è stato riaperto il Casinò. E sarà proprio la casa da gioco a pagare il conto. Anche se non si tratta esattamente di un gesto spontaneo, comunque assume un forte valore simbolico, visto che la chiusura del casinò aveva messo a serio rischio la sopravvivenza dell’intera cittadina.  

Il default del casinò rischia di far chiudere tutto il paese

La casa da gioco è stata dichiarata fallita nell’estate del 2018. Dal punto di vista economico di certo non navigava in buone acque, aveva accumulato 132 milioni di euro do debiti. La decisione del Tribunale di Como ha comunque destato scalpore, visto che il problema erano le quote di entrate – 42 milioni di euro – che il Comune di Campione non aveva incassato. Il problema però è che il Municipio l’unico socio del casinò, in sostanza il casinò era indebitato con sé stesso. La procedura fallimentare poi ha creato un effetto tsunami, che prima di tutto ha travolto l’amministrazione. Il Municipio ha rischiato il dissesto finanziario, il Consiglio Comunale è stato sciolto e buona parte dei dipendenti municipali è stata licenziata. Ma le conseguenze potevano essere ben peggiori, visto che il casinò era vitale  per tutta la comunità. Attraeva la maggior parte dei turisti, e quindi garantiva la sopravvivenza di tutte le attività economiche. Un bel corto-circuito, che si è risolto solo nel 2020 quando la Cassazione ha revocato il fallimento. Questo non vuol dire che i debiti del casinò sono stati cancellati, ma solo che si è potuta attivare una procedura apposita – il concordato preventivo - per ripianarli. Il casinò, comunque, ha potuto riaprire i battenti solo a gennaio di quest’anno. E in ogni caso non è tornato ai fasti di un tempo, ha potuto riassumere solo una parte dei quasi 500 dipendenti licenziati.  

Un Natale senza luci se non ci pensa il casinò

Insomma, ancora oggi sia la casa da gioco, sia il Comune non non hanno ancora risolto i propri problemi. Il Municipio, per coprire il periodo che va dal 2018 e il 2022, ha infatti dovuto presentare un piano di riequilibrio. Piano che tuttavia è stato bocciato dalla Corte dei Conti della Lombardia. In sostanza, il Comune è ancora a rischio default e non può approvare nessuna spesa che non sia strettamente necessaria. Luci di Natale e decorazioni comprese. Di certo, le feste senza luci non sarebbero state un buon biglietto da visita per i turisti. L’amministrazione comunale ha quindi caldamente invitato il Casinò a sostenere le spese necessarie, circa 10mila euro. Anche la casa da gioco però non versa in ottime acque, e ha dovuto inserire un provvedimento d’urgenza nel bilancio previsionale dell’anno.