Va al casinò con un lingotto d’oro ma prende il reddito di cittadinanza

Va al casinò con un lingotto d’oro ma prende il reddito di cittadinanza

  • Un cittadino bergamasco è stato trovato in possesso di un lingotto d’oro, 5.000€ in contanti
  • Lo stesso cittadino percepisce il reddito di cittadinanza e ha un debito col fisco di 400.000€
  • La situazione fa riflettere sui controlli preventivi all’erogazione del reddito di cittadinanza

L’Eco di Bergamo stamattina ha battuto una notizia un po’ particolare: un cittadino bergamasco si stava recando al casinò e in un controllo la Guardia di Finanza gli ha trovato un lingotto d’oro e 5.000 euro in contanti, nella sua macchina di lusso. Certo, si tratta di un lingotto di “soli” 5.000€ ma il punto è che si è scoperto qualcos’altro. In pratica, oltre ad avere un debito con l’erario di 400.000€ euro, percepiva anche il reddito di cittadinanza.

Una notizia che fa un po’ ridere ma anche riflettere, sul fatto che chi evade le tasse e risulta nullatenente o quasi, senta il bisogno o la faccia tosta di richiedere anche il reddito di cittadinanza. Tra l’altro, esponendosi al rischio di ulteriori controlli da parte della Guarda di Finanza. Infatti, l’iscrizione per la richiesta del reddito, fa sì che ci si esponga a controlli casuali da parte delle forze dell’ordine. Questa volta, il giocatore del casinò, pare abbia pescato la combinazione sbagliata.

L’esito di questo controllo lascia anche pensare che lo stesso uomo, oltre ai 5.000 euro in contanti, possa nascondere altro denaro al fisco, al quale deve per l’appunto centinaia di migliaia di euro. Si prevede, quindi, un bel giro di controlli per il cittadino bergamasco.

Cosa ci sia dietro questa situazione non è chiaro e le possibili variazioni alla narrazione sono numerosi: potrebbe vivere al di sopra delle proprie possibilità, potrebbe aver maturato debiti di gioco, oppure semplicemente ha tanti soldi ma non usa pagare il fisco. Una cosa è certa: prossimamente non se la passerà così bene e dovrà affrontare quanto meno un compromesso con l’Agenzia delle Entrate.

 

Federica De Lorenzi