Maverick, il crash game pensato per i millennials e i gen Z

Maverick, il crash game pensato per i millennials e i gen Z

Nuove Slot

Ad Lunam lancia un nuovo crash game, si chiama Maverick e conquista per la sua semplicità. Il protagonista è un aeroplano, che però non è un caccia ultramoderno come come quello che pilotava il personaggio che ha reso famoso Tom Cruise. Si tratta di un bel biplano rosso, di quelli anni 30, i cui modellini fanno sognare ancora oggi. E anche la colonna – che volendo si può escludere – è a metà tra un jingle rassicurante e una marcetta che incoraggia a compiere un viaggio avventuroso.

Un brand per i nuovi giovani

Ad Lunam è nata da poco e fa parte della galassia 1X2 Network, fortunata casa di produzione inglese specializzata in giochi e scommesse. Il nuovo brand è stato pensato proprio per i più giovani, i millennials e i ragazzi della generazione Z. E svilupperà giochi che vanno incontro ai gusto di queste fasce di età in particolare. Quindi che siano multiplayer, abbiano un’impronta social, e ricordino un po’ i giochi pensati per gli smartphone.

La meccanica del crash game

Maverick ha la classica meccanica del crash game, se non fosse per il fatto che al termine della manche l’aereo non si schianta ma vola via lontano. Il giocatore può piazzare due scommesse per ogni sessione, e poi non deve fare altro che effettuare i cash out prima che l’aereo scompaia definitivamente dai radar. Quanto più aspetta il giocatore, maggiore è la vincita.

Sul lato sinistro dello ci sono gli altri giocatori connessi, così si scopre chi ha vinto più, chi non ha saputo aspettare, e chi invece non ha fatto in tempo a schiacciare sul cash out. Non si può chattare con gli altri, ma si possono pubblicare degli emoticon per condividere il proprio stato d’animo.

Tutto si regge sulla fortuna, senza orpelli

Nella parte bassa della schermata di gioco, invece, c’è una striscia con i risultati delle ultime manche, e quindi quanto ha vinto o perso l’utente. Ma soprattutto quanto è rimasto in volo l’aeroplano. Attenzione però, non ha alcun valore statistico. Le manche sono troppo poche per fornire una reale indicazione.

Non bisogna dimenticare però che Maverick punta in primo luogo all’intrattenimento. È soprattutto un passatempo che si regge sulla semplicità, dà l’idea di essere un gioco di abilità ma si basa essenzialmente sulla fortuna. Anche per questo, probabilmente, gli ideatori hanno preferito non introdurre bonus o altri moltiplicatori. In ogni caso, la quota di giocate restituite come vincite è piuttosto elevata, raggiunge il 95%.

Gioel Rigido