Egba, i casino games superano le scommesse online

Egba, i casino games superano le scommesse online

Economia

Per la prima volta i ricavi dei casino games in Europa superano quelli delle scommesse online, ma in generale il mercato registra un calo dell’8%. È il bilancio che traccia l’Egba nel Report Annuale delle Attività, analizzando i dati del 2022 forniti dagli operatori associati. L’associazione riunisce infatti i maggiori operatori europei del gioco online, che complessivamente posseggono 267 licenze e commercializzano i propri prodotti in 22 paesi europei differenti.

L’online sempre più entertainment

Il report evidenzia prima di tutto che l’online sia sempre più orientato verso una dimensione di entertainment. Aumenta infatti il numero delle giocate: in totale sono state piazzate 132,5 miliardi di puntate, circa il 19% in più rispetto agli 111,6 miliardi dell’anno precedente. Ma la raccolta complessiva subisce una brusca battuta d’arresto, passa da 202,9 a 184,2 miliardi, e perde quindi oltre il 9%.

E lo stesso trend emerge quindi dalla puntata media che passa da 1,80 a 1,40 euro (-23%). Le vincite complessivamente centrate si attestano a 173 miliardi. Anche in questi caso si registra una contrazione del 9,5% sui 191 miliardi del 2021. Ma la causa è nel calo delle giocate, il payout – ovvero la quota di giocate redistribuite come vincite – subisce solo una minima variazione: passa dal 94,3 al 94,2%

I casino games valgono la metà del mercato

Complessivamente i ricavi si sono attestati a 10,7 miliardi di euro, in calo appunto dell’8% rispetto agli 11,6 miliardi del 2011. I casino games valgono quasi la metà del mercato, per l’esattezza assicurano il 48% dei ricavi. In termini assoluti parliamo di 5,2 miliardi. Le scommesse invece calano al 43% (erano al 46% l’anno precedente), e in termini assoluti passano da 5,3 a 4,6 miliardi. Per quanti riguarda gli altri giochi, il poker persa per il 6%, le scommesse virtuali per l’1%. Gli altri giochi infine garantiscono il 2%.

Scommesse sportive sempre più pre-match

Nel report c’è anche uno spaccato sulle scommesse sportive, ne emerge in particolare che la maggiore parte dei ricavi provenga dalle giocate pre-match. Assicurano il 62% dei ricavi, quindi poco meno di due terzi del totale, mentre quelle live si attestano al 38%. C’è da dire che queste ultime hanno recuperato un po’ di terreno rispetto a un anno fa (erano al 34% addirittura), ma nell’arco di 5 anni il rapporto tra i due segmenti si è del tutto capovolto. Nel 2018 infatti le live erano al 63%, praticamente la stessa quota che oggi assicurano le pre-match.

Probabilmente hanno influito fattori differenti, tra cui la differenza di normative tra un paese e l’altro (tanto per fare un esempio in Germania le live sono vietate). Ma va anche sottolineato che queste cifre sono basate sui ricavi, e le live da sempre sono meno remunerative per gli operatori.

I risultati sull’anti-riciclaggio e sulla tutela del giocatore

Il report raccoglie anche gli sforzi fatti dagli operatori per accrescere gli standard del settore in ambiti specifici. L’Egba in particolare ha introdotto delle linee guida severe sull’anti-riciclaggio, e ha portato avanti una serie di iniziative per rafforzare la collaborazione all’interno del settore su aspetti cruciali come la sicurezza informatica, e per standardizzare a livello europeo i markers di rischio e assicurare quindi una maggiore tutela dei giocatori.

Gioel Rigido