Deal or no deal Blackjack
Alzi la mano chi non conosce il famoso “gioco dei pacchi”, andato in onda per diversi anni in prima serata su Rai1. Nessuno? Beh, nel caso ci sia qualcuno che non lo ricordi, è un famoso quiz-game basato su fortuna, abilità e un pizzico di audacia. I concorrenti infatti si trovano a dover fronteggiare le varie proposte del banco che si susseguono man mano che il gioco procede. La famosa domanda “Accetti o rifiuti?” (che equivale all’inglese “deal or no deal”) è diventata quasi un modo ironico oggi di rivolgersi a qualcuno nell’intento di farlo arrivare ad una decisione. La culla di questo gioco che tanto successo ha ottenuto in tutto il mondo è l’Olanda, una nazione che non ha proprio nulla da invidiare ad altri Paesi in fatto di creatività e senso artistico. Il successo del format ha avuto una risonanza tale da essere stato ripreso e riadattato anche in altri contesti: tra questi c’è il Blackjack, uno dei giochi da tavolo più amati di tutti i tempi.
Deal or no deal Blackjack: le regole del gioco
Il Blackjack viene comunemente chiamato in Italia anche 21, per un motivo molto semplice: 21 è il punteggio che porta dritti dritti alla vittoria. La sfida avviene tra il banco e il giocatore: chi dei due raggiunge con le carte in mano un punteggio di 21, lo dichiara e automaticamente vince. Se nessuno riesce a centrare il punteggio stabilito, la competizione è ancora tutta da giocare: a questo punto infatti la spunterà chi dei due ha un punteggio che si avvicina di più al 21, senza superarlo (altrimenti “si sballa”, perdendo automaticamente). Le regole del gioco sono semplici, cosa che ha contribuito a rendere il Blackjack particolarmente popolare (oltre al fatto che il vantaggio per il banco è più basso rispetto ad altri giochi da tavolo). Anche le dinamiche non sono molto complesse: vengono utilizzati mazzi da 52 carte (il numero dei mazzi utilizzati può variare da casinò a casinò), e la sequenza del gioco si svolge in questo modo:
- Ogni giocatore piazza la propria scommessa;
- Vengono distribuite due carte al giocatore (entrambe scoperte) e due carte al banco (di cui solo una è scoperta);
- Se uno dei due ha un punteggio di 21, il gioco si chiude dichiarandolo vincitore; se anche il dealer ottiene un Blackjack si ha una situazione di parità, e quindi un nulla di fatto. Al di fuori di queste due ipotesi, si procede con il gioco.
Come si contano le carte nel Blackjack? Il meccanismo è semplice: le carte dal 2 al 10 hanno il loro valore nominale (un 7 di picche vale 7 punti, per esempio); mentre le figure (Re, Donna e Fante) valgono 10 punti. L’asso è – come spesso succede – una figura un po’ bizzarra: può valere sia 1 che 11, a seconda di quello che conviene al giocatore. Un asso e una figura da 10 formano un Blackjack “naturale”: una combinazione che batte tutte le altre.
Accertato che nessuna delle due parti ha un Blackjack, come si procede nel gioco?
Ci sono una serie di opzioni disponibili, a seconda del valore delle carte che si hanno in mano:
- Chiedere carta: il punteggio ottenuto con le due carte distribuite inizialmente è basso: il giocatore sa quindi che le possibilità di battere il banco sono poche, per cui chiede un’altra carta;
- Stare: il punteggio ottenuto con le due carte è abbastanza elevato; piuttosto che “sballare”, il giocatore “sta” e si passa al giocatore successivo (o al dealer);
- Raddoppiare: questa è una mossa abbastanza temeraria. Il giocatore infatti decide di raddoppiare la scommessa iniziale e di prendere poi una sola carta dal banco. È un’opzione disponibile solo alla prima mano, e in alcuni casinò è condizionata ad un punteggio in mano al giocatore di 9, 10 o 11;
- Dividere: anche in questo caso, il giocatore che decide di fare split (dividere) di regola ha un già un po’ di pratica con il gioco del BlackJack. Nel momento in cui gli vengono distribuite (anche dopo la prima mano) due carte uguali, il player può decidere di “dividere” il gioco in due, raddoppiando la scommessa: in questo modo una delle due carte viene spostata per formare una nuova colonna e il dealer distribuisce due carte, una per colonna. Lo split può subire diverse variazioni, da verificare prima di iniziare la partita: alcuni casinò stabiliscono un limite massimo di tre volte per dividere; altri richiedono che le carte siano identiche (quindi non solo uguali nel valore, come ad esempio un 10 e una figura).
- Chiedere l’assicurazione: quando il banco ha un asso in mano, le cose per il giocatore iniziano a mettersi male. Per questo ha diritto a chiedere l’assicurazione, ovvero piazza una scommessa pari alla metà del valore della scommessa iniziale: se il banco fa Blackjack, perde la scommessa iniziale ma riceve il doppio di quella con cui si è “assicurato”. In pratica non perde nulla.
L’offerta del banco: accetti o rifiuti?
Ed ecco la caratteristica che distingue il Deal or no deal Blackjack dalla versione standard del gioco: la possibilità di accettare o rifiutare l’offerta che il banco propone all’inizio di ogni mano. Come è facilmente intuibile, più le carte distribuite hanno un punteggio favorevole per il player, più alta sarà l’offerta del banco. Anche le carte in mano al dealer hanno il loro peso nel definire la proposta: se il banco ha un punteggio di 6 e il giocatore di 11, il primo è in netto svantaggio rispetto al secondo, e la somma offerta sarà decisamente interessante per il player.